Per il progetto ho indagato sul mio senso interiore di disagio e angoscia, cercando di rappresentarlo all'interno di una brochure attraverso la grafica; la tipografia; i collage; la fotografia; la pittura, ma sopratutto i colori. Da qui infatti nasce l'idea dell'espressione "Angoscia a colori".

Successivamente ho studiato la cultura polinesiana e creato così una nuova divinità, dea del mare, ovvero il mio ater-ego dal nome Aretemoe.

Quando entro in contatto con essa, attraverso le onde del mare, ogni mia ansia, paura, angoscia, ogni cosa, anche la felicità, svaniscono. 
Non sento più nulla.
Da qui deriva la seconda parte della brochure, nella quale emerge il mio alter-ego con la sua storia, la sua personalità e la nostra fusione.


Il nome Aretemore in linua polinesiana significa "onda del grande oceano".

Si tratta di una dea vanitosa; attraente; carnale; sicur di sé; solitaria; subdola; manipolatrice e forte.

Alter-ego: Aretemoe
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Alter-ego: Aretemoe

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